venerdì 16 gennaio 2009

un piccolo miracolo della Natura...

Condivido con voi un piccolo evento, che  però mi lascia sempre a bocca aperta, la nascita di un piccolo batuffolo di piume; il primo pulcino nato nel 2009.



Tutto è iniziato quando, facendo visita alla cascina di Marco, un mio carissimo amico, discutevamo dei suoi amici pennuti.Ci siamo presi in giro reciprocamente; ognuno sosteneva la superiorità dei propri animali, trovando difetti a destra e a manca nei soggetti dell'amico/avversario.
"Ok -gli dissi- il gallo dal collo nudo è molto bello, devo ammetterlo,morfologicamente è più proporzionato del mio"
aggiungendo subito dopo
 " Ora però riempimi questi due sacchi di paglia, devo sostituire quella vecchia  nei nidi delle mie galline ".
Mormorò qualcosa, coperto  dal muggito delle tre vitelle,
 presenti nel box che costeggiammo per  avviarci  sotto il portico della cascina.
 " Non ho capito niente " gli urlai nelle orecchie.Il sorriso mi tradì e lui lo capì benissimo.
Il senso delle sue parole era...
" Pensi di cavartela magnificando il mio gallo,senza pagarmi la paglia?Almeno 5 € a sacco mi devi scucire".Riempimmo il primo sacco ma non appena iniziammo la stessa operazione con il secondo, Marco, indicando una vecchia ruota di trattore, semicoperta dalla piramide di paglia  esclamò-
"Guarda qui sotto cosa c'è!" 
Prima ancora che gli potessi domandare che cavolo avesse trovato,
 lui mi anticipò borbottando - 


 
"Ecco perchè da qualche giorno non trovo più uova nelle cassette del pollaio".
Ovviamente, a quel punto, sapevo benissimo  cosa avrei trovato una volta scostata
 la paglia che copriva quasi totalmente il pneumatico.
Quattro uova di gallina, un po' sporchine in verità e questo mi faceva pensare
 a deposizioni effettuate diversi giorni prima.
Sapendo benissimo quale sarebbe stata la mia risposta, si preparò
un bel sorriso da ebete e buttò li senza gurdarmi
 " Portatele a casa e mettile in quella specie di incubatrice che ti ritrovi...".
Già il solo fatto che prendesse in giro la mia incubatrice, mi costrinse 
a rispondergli con un
 " Vaffa..." 
Tentò di provocarmi dicendomi che forse era meglio così...che il mio giocattolino,
 non era una vera e propria incubatrice
 " Figuriamoci...Covatutto 6...una pseudo-patacca; ti sei fatto fregare 25€ 
per portarti a casa un pezzo di plastica con una lampadina" aggiunse sghignazzando.
Ottenne ovviamente l'effetto desiderato, avevo già tolto la berretta di lana,
 dentro la quale adagiai le uova.
Appena rientrato li ripulii alla meglio, contrassegnai 
a matita con una bella X i gusci e misi in moto la mia piccola incubatrice (!).



Ora si trattava solo di pazientare per 21 giorni e mettere in atto 
 quei piccoli ma necessari accorgimenti, per far si che le possibilità di schiusa non diminuissero.
Quindi: ruotare le uova almeno 4 volte al dì, controllare la temperatura e l'umidità,
 verificare il livello dell'acqua negli appositi contenitori e se necessario rabboccarli.
Operazioni semplici ma eseguite con regolarità per non aver rimpianti
 nel caso al termine dei fatidici 21 giorni, nessun pulcino fosse nato.
Al 18° giorno di incubazione, l'ultimo rabbocco dell'acqua e termine della rotazione delle uova, così come da manuale della Covatutto6.

Sarà pure un giocattolino di plastica ma diverse soddisfazioni 
me le ha regalate, così pure come questa volta.


lunedì 5 gennaio 2009

Sull'attenti...è arrivato il generale Inverno!

Giornate grigie e temperature rigide
nella bassa lodigiana.Pochi i lavori nel pollaio
eseguiti in questi 
giorni;ne approfitto per dei
ringraziamenti doverosi ad alcune persone
conosciute recentemente in alcuni forum,
blog, etc.Persone che reputo amiche anche 
se alcune di loro non le conosco personalmente.
Innanzitutto GianPiero, (Pernicerossa nel forum "Cocincina")
per tutto lo sbattersi che da alcuni mesi sta facendo,
per recuperarmi tacchini bronzati identici a quelli che 
il mio pastore tedesco  ha ucciso a novembre.Speriamo
che la neve, prevista per domani, non impedisca la sua 
visita alla fiera che si tiene vicino a Monaco di Baviera.
Molto probabilmente dovrebbe recuperarmi gli animali
che desidero.
Un grosso grazie anche a Giorgio e al suo bellissimo 
blog (The Farmyard), come bellissimi son
o i suoi animali e la cascina
che conduce con passione e competenza.Grazie per le informazioni
sugli allevatori di tacchini bronzati!
Infine un ringraziamento ad Alessio, moderatore
della sezione avicoli (forum agraria.org)
per la grande conoscenza degli animali
della sezione da lui gestita.
Sono certo che la sua esperienza
possa farmi crescere come allevatore
di tutti gli animali della bassa corte
di cui sono appassionato.

domenica 4 gennaio 2009

Benvenuto 2009

La prima uscita nei boschi del 2009
non è stata avara di soddisfazioni;
non tanto per le specie trovate,
ma per gli amici molto simpatici che 
hanno reso gradevole la scampagnata.
La campagna lodigiana, in gennaio, non è
il massimo per chi ricerca funghi, ma 
qualcosa di interessante ci ha regalato
comunque.I soliti funghi dell'olmo 
ci hanno dato il benvenuto lungo le rive 
del ramo dell'Adda morta.Poi varie 
tubarie e un raro (per la stagione)
panus tigrinus.
Pochissime le orecchiette e infine 
un bel ritrovamento; non tanto per
l'interesse culinario, visto che si tratta
di un fungo non commestibile,
 ma per la stranezza della forma.

Dall'alto in basso:
Panus tigrinus,
Trametes pubescens,

mercoledì 31 dicembre 2008

Questo non si mangia!


...e non si riesce nemmeno a staccarlo  dal tronco...
Per farlo, credo bisognerà usare una motosega 
o un martello pneumatico!
Ogni anello, come per le piante, indica la sua età.
In una baita in montagna, l'ho visto fissato capovolto 
alla parete, utilizzato come porta oggetti!
Sarebbe una bella idea per la mia casa,
 ma preferisco lasciarlo lì dov'è,
sicuramente è il posto dove sta meglio...Anche il nome 
del bosco dove si trova è suggestivo:

 ..."Bosco delle CantaRane"...

 facile intuire quele tipo di concerto si tiene al suo interno nelle sere d'estate.
 
Dimenticavo il suo nome...eccolo...

                 "Fomes fomentarius"
 

Una gradita sorpresa...


"Cosa mangiamo oggi?"

    Classica domanda 
      del cavolo, Nadia...

"Inizia a preparare un risotto allo zafferano,
   poi io ti recupero qualcosa di squisito per 
arricchirlo; vado e torno."

Le sponde dell'Adda non sono avare di prelibatezze
anche se l'inverno si fa sentire.Un bel giretto mentre 
nevica, in compagnia di un amico appassionato come 
me ed ecco il frutto della nostra ricerca...o per meglio
dire il fungo della nostra ricerca!
L'orecchietta.In dialetto locale "Urgina" e come 
sempre per finire in latino " Pleurotus ostreatus "

martedì 30 dicembre 2008

Non tutti i mali vengono per nuocere...ma per cuocere!

Ho abbattuto la noce nel giardino la primavera scorsa,
con grande dispiacere, ma ho dovuto farlo...Era malata
e non capivo il motivo.
L'inverno però ha portato una sorpresa;
alla base del tronco la vecchia noce
mi ha regalato questi coloratissimi e 
gustosissimi funghi.Mio padre li chiamava
funghi del gelo...hanno anche altri nomi comuni
(fungo dell'olmo etc...) il nome latino è molto dolce
così come il gusto al palato...Flammulina Velutipes!
Sfiorate il gambo e capirete il perchè...